Mal di Gola e Covid-19: il sintomo da non sottovalutare
Sono ormai più di 2 anni che conviviamo con il Covid-19; la pandemia ci ha cambiato molto ma questo virus è in continua evoluzione e così ora i sintomi sono molto differenti anche per chi è vaccinato. Le nuove varianti Covid-19 stanno mettendo l’accento su un sintomo che prima non era quasi preso in considerazione: il mal di gola. A parlarne è il Dottor Paolo Petrone, conosciuto come il miglior otorino a Bari, che racconta proprio come il mal di gola sia considerato uno dei segni distintivi del contagio Covid-19.
Sintomi respiratori come tosse e mancanza di olfatto e gusto sono sempre meno comuni, anche la febbre è ridotta considerevolmente in compenso sembrano essere comuni sintomi nuovi tra cui proprio il mal di gola. Perché è preoccupante? Il sintomo nuovo, piuttosto comune soprattutto durante la stagione fredda in arrivo, potrebbe permettere la diffusione molto più rapida del contagio fino ad arrivare ai soggetti più fragili. Le varianti di Omicron che abbiamo affrontato negli ultimi mesi sembrano essere molto più leggere e probabilmente anche la copertura di vaccini ha aiutato in tal senso; nonostante il numero più basso di ospedalizzazioni però i soggetti fragili e gli anziani continuano ad essere a forte rischio.
Mal di Gola e Covid-19: come dovrebbero cambiare le linee guida
Le linee guida attualmente disponibili sul sito del governo non sono aggiornate, non riescono a tenere il passo con tutte le nuove varianti e una leggerezza potrebbe essere fatale per i soggetti più fragili. Il mal di gola potrebbe essere scambiato per un comune malanno di stagione, soprattutto nei soggetti in salute e più giovani che così contribuirebbero inconsciamente alla diffusione del virus. Secondo Tim Spector, professore di epidemiologia genetica al King’s College negli UK, attualmente due terzi dei contagiati iniziano proprio con il mal di gola come sintomo.
Il fatto che si tratti di un sintomo così comune e prima non associato direttamente al Covid-19 potrebbe indurre le persone a curarsi con banali farmaci da banco e a non ricorrere all’uso di mascherine, isolamento e stato di malattia. Questo potrebbe aiutare il virus a diffondersi molto più rapidamente.
Quando rivolgersi ad un otorino specializzato
L’otorinolaringoiatria è la branca della medicina che si occupa della diagnosi e del trattamento delle malattie che interessano le orecchie, il naso e la gola. Se soffrite di infezioni ricorrenti o di prurito all’interno del naso e non riuscite a trovare una soluzione al vostro problema, dovete consultare un otorinolaringoiatra. Per qualsiasi tipo di emergenza legata alle orecchie, al naso o alla gola, è essenziale sapere quando rivolgersi a un otorinolaringoiatra, perché nella maggior parte dei casi è in grado di fornire una gestione di prima linea dei problemi minori.
- Contattare un otorino per rinite. La rinite o infiammazione dell’interno del naso è solitamente causata da allergie. I sintomi includono arrossamento, gonfiore e irritazione all’interno del naso, congestione e prurito. In caso di rinite, il muco all’interno del naso è denso e appiccicoso. La rinite può essere una condizione lieve, trattata con antistaminici o decongestionanti, oppure una condizione grave che richiede l’uso di antibiotici per trattare le infezioni batteriche.
- Contattare un otorino per perdita dell’udito. Se si verifica un calo della capacità uditiva, potrebbe essere dovuto a un’otite o un’infezione dell’orecchio. Se la perdita dell’udito è dovuta a un’infezione dell’orecchio, si può avvertire anche dolore, diminuzione dell’udito in un solo orecchio e una sensazione di pienezza o pressione.
Questi sono solo due esempi di patologie che necessitano di un otorino; rivolgersi ad uno specialista in caso di problematiche legate alle zone trattate può essere una buona idea per avere subito un parere tecnico specifico di uno specialista.