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Psicologia

Come elaborare la fine di una relazione? Puoi farcela

Dire addio a una persona non è mai facile. Perdere l’amore, come cantava Massimo Ranieri, può distruggerci. Non vogliamo mentire: non è (quasi) mai facile lasciarsi. Ci sono rapporti per cui lottiamo fino alla fine, e storie che si consumano in fretta, figlie di passioni momentanee. Ma la fine può – anzi, deve – essere superata. Per un amore che muore, un altro nasce: quello per se stessi. Come superare una rottura? Possiamo davvero riuscirci? La risposta è sì, e oggi vogliamo farlo seguendo i consigli di Maurizio Iengo e suggerendo di non perdersi il libro Tornare a Vivere: Superare la fine di una relazione tra ossessione e limerenza.

Si può davvero superare la fine di un amore?

Siamo esseri umani, fatti di sentimenti, amori, passioni. Amiamo, a volte inconsciamente, altre volte in modo spontaneo, naturale. Ogni storia d’amore della nostra vita è un tassello, ma anche un ricordo che può far male, soprattutto se finisce. Non ci sono, però, formule magiche per superare la fine di una storia, ma, come per ogni altro aspetto della nostra vita, dobbiamo contare su alcuni elementi: pazienza, cura di sé, costanza.

Come spiega Maurizio Iengopsicologo, autore e formatore – “è possibile superare la fine di una relazione attraverso un percorso di sostegno psicologico e di crescita personale“. Dobbiamo ripartire da noi stessi: anche se abbiamo detto addio alla persona che credevamo la nostra anima gemella, la vita non è finita. Si può sempre ricominciare. Allo stesso tempo, non sottovalutiamo l’amore quando finisce: può diventare una ferita dell’anima.

Cosa succede quando ci si lascia?

Non si può non citare, a questo punto, lo studio dal professor Edward Smith della Columbia University: quando finisce una relazione, si avverte dolore fisico, perché vengono stimolate le aree cerebrali della percezione del dolore. Citando le parole di Aristotele, che ha definito l’uomo un animale sociale, in noi c’è un’innata capacità di instaurare legami duraturi nel tempo. Viviamo non solo di praticità o logica, ma anche e soprattutto di emozioni e sentimenti.

E così, quando l’amore va via dalla nostra vita, la paura diventa predominante, così come lo diventa il dolore fisico. Non si sta male solo psicologicamente: ad alcuni manca l’aria, ad altri batte forte il cuore, ci si sente stanchi, spossati. Lo ha spiegato, ancora una volta in modo egregio, Maurizio Iengo: “La fine di una relazione è un’esperienza dolorosa e traumatica, capace di ribaltare il nostro modo abituale di guardare il mondo“.

I passi per superare la fine di una relazione

A questo punto la strada da percorrere è lunga, ma è fondamentale: può tornare decisamente utile il libro Tornare a Vivere: Superare la fine di una relazione tra ossessione e limerenza, dove è spiegato come affrontare questo periodo. Il primo passo è l’accettazione del dolore: lasciarsi è un lutto, e genera quasi le stesse sensazioni di smarrimento, di addio, di dolore emotivo, psichico e fisico. Purtroppo, non possiamo fuggire da noi stessi e soprattutto non possiamo scappare dal dolore. Una distrazione è momentanea: se permettiamo al dolore di sedimentarsi dentro di noi, non superiamo davvero quanto ci affligge, ma siamo destinati a portarlo con noi. Un po’ come un “fantasma”.

Sul sito di Maurizio Iengo viene dato largo spazio a un aspetto importante: la fine di una relazione è anche un modo per riscoprire se stessi e magari fare un percorso di crescita personale. Avere il cuore spezzato non deve impedirci di vivere. Il nostro cuore, un giorno, anche se ora lo reputate impossibile, amerà di nuovo e ancora, forse con più potenza.

Iniziare una nuova vita

In questa fase della nostra esistenza non dobbiamo arrenderci: le memorie, la nostalgia, la malinconia, la paura del futuro possono davvero atterrirci. Ma abbiamo la possibilità di ricominciare. Di prendere in mano le redini della nostra vita. Talvolta, è anche una questione di progetti: magari ne avevamo, magari ci credevamo.

Il tempo, poi, è amico e nemico al contempo. Se da una parte non possiamo fare a meno pensare al passato e di rimpiangere il futuro che volevamo costruire con lui o lei, dall’altra abbiamo il presente, il qui e ora. Soprattutto, possiamo davvero iniziare un percorso di crescita, magari provando nuove attività o regalandoci il viaggio della nostra vita. Un giorno, prima o poi, per citare la serie televisiva Better Call Saul, “ti sveglierai, farai colazione, ti laverai i denti, ti occuperai dei tuoi affari e prima o poi ti renderai conto di non averci mai pensato“. Ecco, quel giorno l’amore smetterà di fare male e si trasformerà in un meraviglioso – si spera – ricordo.

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