Come riconoscere i sintomi della febbre
Quante volte vi sarà capitato di sentirvi poco bene e di pensare addirittura di avere la febbre, ma in realtà, dopo aver utilizzato un termometro febbre, ci si è resi conto che in realtà quei brividi di freddo e quel senso di spossatezza erano dovuti forse ad un raffreddamento o finanche ad una cattiva digestione.
La febbre è uno dei più comuni sintomi di un’alterazione nelle funzioni del nostro organismo: può avere molte cause, la più comune delle quali è un’aggressione da parte di agenti patogeni esterni.
La febbre è in effetti una vera e propria variazione della termoregolazione corporea: in particolari condizioni patologiche, il nostro cervello modifica la temperatura media del corpo, che normalmente oscilla fra i 36,5°C e i 37,5°C, e la innalza per potenziare l’azione del sistema immunitario nel combattere l’infezione.
Il picco di manifestazioni febbrili, visto il legame con la sindrome influenzale, si ha nella stagione invernale (tipicamente fra gennaio e febbraio).
Vi verrebbe dunque da pensare che basterebbe prendere un termometro febbre per capire quali sono le vostre condizioni.
Ma ne siete proprio sicuri?
Sapete individuare i sintomi della febbre e distinguerla da patologie simili?
Come capire i sintomi senza utilizzare un termometro febbre
I sintomi della febbre normalmente accompagnano lo stato febbrile, e possono essere accompagnati da altri “segnali” riconducibili alla patologia di origine.
In generale, se non si usa un termometro febbre, i segni più comuni che indicano che è in atto un’alterazione della propria temperatura corporea sono:
- – brividi (soprattutto nella fase iniziale);
- – malessere generale;
- – cefalea (mal di testa);
- – inappetenza;
- – nausea;
- – dolori muscolari e articolari.
In linea di massima, comunque, il consiglio è cercare di tener bassa la temperatura, controllandola frequentemente utilizzando un termometro febbre e curandola tramite appositi farmaci antipiretici.
Le cause della febbre
L’ipotalamo è una parte del nostro cervello che agisce, fra le altre cose, come una sorta di termostato naturale: si occupa perciò di mantenere costante la temperatura corporea, la quale è comunque soggetta a variazioni fisiologiche nel corso della giornata.
Se misurate con il termometro febbre la temperatura corporea, vi accorgerete che è più alta di mattina e subito dopo i pasti.
Quando si scatena la risposta del sistema immunitario a certe patologie o come reazione a un fenomeno infiammatorio, l’ipotalamo è stimolato a innalzare la temperatura media (il cosiddetto set point, misurato con il termometro a 37°C) e a regolare di conseguenza l’equilibrio termico dell’organismo.
Il rialzo della temperatura ha il doppio beneficio di aumentare l’attività del sistema immunitario e inibire la proliferazione degli agenti patogeni.
Per questo, la febbre è da considerarsi a tutti gli effetti un sintomo, e mai una malattia di per sé.
Di norma, la febbre procede seguendo tre fasi:
- – fase prodromica – coincide con l’inizio del processo febbrile e l’innalzamento della temperatura;
- – acme febbrile – ha una durata e un andamento variabile ed è anche la fase in cui si hanno i sintomi più tipici come cefalea, dolori muscolari, difficoltà alla minzione, aumento del battito cardiaco e della frequenza respiratoria, sensazione di calore;
- – defervescenza – i valori della temperatura tornano alla normalità, e l’organismo attiva una serie di meccanismi atti ad abbassare nuovamente la temperatura. In questa fase si ha un’intensa sudorazione.
Come far passare la febbre
La febbre è un meccanismo di difesa fisiologico, perciò naturale del nostro organismo e in linea teorica non c’è molto che possiamo fare per farla passare, solo attendere.
Ciononostante, è necessario utilizzare un termometro febbre per misurarla e prevenire eventuali complicanze che possono insorgere quando si manifesta la febbre alta.
È tuttavia opportuno rivolgersi al medico o recarsi al pronto soccorso nei casi in cui la febbre peggiori.
Bisogna ricordare infine come la febbre sia molto differente dal colpo di calore: infatti quest’ultimo è causato essenzialmente da fattori esterni, oltre ad avere sintomi differenti.
Il colpo di calore, infatti, è caratterizzato da:
- – intensa sudorazione,
- – nausea,
- – cefalea,
- – crampi muscolari,
- – perdita di coscienza (nei casi più gravi).