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Salute

Tumore al seno: l’importanza della prevenzione. Cos’è la mastectomia

Non si parla mai abbastanza di prevenzione: il tumore al seno, secondo le stime condivise da AIRTUM-AIOM-Fondazione AIOM, colpisce almeno una donna su otto. Molti casi vengono diagnosticati in modo precoce, anche grazie ai test e alla diagnosi. Vogliamo parlare anche della mastectomia preventiva, prendendo in esame un caso avvenuto di recente in Italia: quello della modella Bianca Balti. Inoltre, suggeriamo un professionista del settore, ovvero Prof. Massimo Vergine, Chirurgo senologo.

Tumore al seno, cosa dicono i numeri sulla prevenzione?

Le stime di AIRTUM-AIOM-Fondazione AIOM ci indicano un dato preciso: ogni anno, infatti, sono 55.500 i nuovi casi di tumore al seno. La neoplasia colpisce molto più le donne – le stime sono evidenti, 55.000 donne e 500 uomini – e la prevenzione gioca un ruolo a dir poco fondamentale.

La medicina, infatti, è progredita incredibilmente negli ultimi anni, portando alla scoperta del tumore con screening, o con la diagnosi precoce, individuato in una fase ancora iniziale. C’è di più: anche la comprensione delle cause del tumore stesso sono state maggiormente identificate. I cosiddetti “fattori di rischio” possono essere spesso modificabili: parliamo dello stile di vita, in questo caso. Non l’età, per quanto vorremmo non si può tornare indietro nel tempo: la stima indica che il tumore al seno si presenta maggiormente nelle donne oltre i 50 anni.

Parlando, però, di fattori di rischio, è impossibile non parlare dell’alimentazione, soprattutto quando povera di frutta e verdura e ricca di grassi animali, o ancora uno stile di vita sedentario, o la dipendenza da nicotina. Questi aspetti, per fortuna, possono essere cambiati, e dipendono solo da noi.

Importante notare, inoltre, che il 5-7% dei tumori al seno sono di fatto ereditari. A tal proposito, nel momento in cui c’è una mutazione nel DNA – soprattutto dei geni BRCA 1 e/o BRCA 2 – il rischio di ammalarsi sale, e si stima del 65% per le donne con gene BRCA 1 e del 40% per le donne con gene BRCA 2.

Mastectomia preventiva: cos’è?

Si sente sempre più spesso parlare di mastectomia preventiva, non solo come forma di prevenzione, ma anche perché sono molte le donne famose che hanno scelto questa strada. Una delle prime è stata Angelina Jolie, e all’epoca la sua scelta aveva addirittura fatto scalpore. Un’occasione, per molti di noi, di ricordarci che le decisioni che riguardano la salute sono strettamente intime e personali, e che mai nessuno dovrebbe commentarle, soprattutto senza lucidità e obiettività di fondo.

Di recente, a Bianca Balti, nota top model, è stata diagnosticata la mutazione genetica BRCA 1. Così ha scelto di sottoporsi alla mastectomia preventiva. Come ricorda AIRC, la mastectomia preventiva consiste nell’intervento di asportazione del seno nelle donne che sono portatrici di determinate mutazioni genetiche. Di fatto, è un’opzione estremamente personale, che va discussa da caso a caso, anche perché si devono tenere conto di alcuni fattori, come l’età, i rischi di ammalarsi e i benefici stessi, o ancora impatto psicologico ed eventuali effetti collaterali.

I controlli per la prevenzione: a che età farli?

Sì, parlando di prevenzione, nella fattispecie del tumore al seno, sappiamo che i medici consigliano sempre di iniziare a sottoporsi ad alcuni test e controlli annuali a partire dai 20 anni, facendosi affiancare da un senologo prima, e da una mammografia biennale dopo i 50 anni.

L’importanza di rivolgersi a un professionista

Per la prevenzione, così come per il trattamento stesso, è fondamentale essere affiancati da uno specialista, come il chirurgo oncologo Prof. Massimo Vergine. Da anni, infatti, è uno dei massimi specialisti in Italia per lo studio e nuove tecniche di terapia chirurgica del seno. Ad oggi, ha svolto più di 3000 interventi, oltre a più di 20000 visite senologiche. Inoltre, è anche insegnante di chirurgia.

Proprio l’innovazione e la ricerca sono alla base del suo lavoro, in particolare delle quadrantectomie con incisioni minime con cicatrici quasi invisibili. Inoltre, è anche Presidente dell’Associazione No Profit “FILO TESO”, impegnata in modo costante nella prevenzione del tumore al seno, oltre che come supporto per le donne operate di tumore.

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