Il ruolo del podologo, chi è e di cosa si occupa
Quando si parla di podologo, spesso, si pensa a una figura professionale assimilata all’estetista. Erroneamente si immagina quindi che il ruolo del podologo sia quello di effettuare una pedicure a livello meramente estetico, ma non è così. Quella del podologo, infatti, è una figura professionale ben diversa. Vediamo di fare chiarezza e capire di cosa si occupa e quale percorso di studi deve compiere per acquisire tutte le competenze necessarie.
Ruolo del podologo, scopriamo chi è
Il podologo, come abbiamo detto, è un professionista che lavora in ambito sanitario e che si occupa quindi di tutte le patologie del piede, sia di quelle presentano una sintomatologia dolorosa, sia quelle che non la presentano.
Ci sono diverse patologie che colpiscono il piede, da quelle più blande, come per esempio un’unghia incarnita, che comunque se non trattata nel giusto modo può creare grossi problemi, fino a patologie più serie, come per esempio il piede diabetico che può dare esiti anche molto gravi, fino alla perdita del piede.
Mantenere i piedi in salute è importantissimo, sia per quanto riguarda la conservazione di una postura ottimale, sia per quanto concerne la deambulazione, quindi l’indipendenza e l’autonomia di una persona.
Che cosa fa il podologo
Il podologo si occupa fondamentalmente di prevenzione, trattamento e riabilitazione delle patologie del piede. Normalmente, quando si ravvisa una problematica del piede, si effettua una prima visita.
Questa consiste in un colloquio conoscitivo a cui segue l’esame obiettivo che serve per effettuare una corretta anamnesi. Nella fase dell’esame obiettivo, il professionista esamina attentamente il piede o i piedi del paziente, quindi la conformazione, la struttura ossea e l’apparato muscolare, i tendini, le articolazioni, la circolazione e, ovviamente, anche l’epidermide.
Alcune patologie vengono individuate proprio dallo stato dell’epidermide, per esempio, nel piede diabetico, solitamente, sono presenti delle lesioni a livello del tallone o accanto alle unghie, ma anche sul malleolo o caviglia. Anche il colore della pelle dice molto e può far individuare in modo univoco una patologia.
Oltre all’esame obiettivo si effettua anche l’esame funzionale del piede che può prevedere diverse tipologie di esame in modo da valutare eventuali anomalie sia strutturali che funzionali, o entrambe.
Una volta fatte le dovute valutazioni, il podologo prescrive una cura al paziente, il percorso può essere di tipo farmacologico o fisioterapico, o anche entrambe le soluzioni, dipende ovviamente dalla patologia o dalle patologie (possono essere più di una) rilevate, ma può prescrivere anche plantari su misura di tipo funzionale, accomodativo e posturale. Il percorso terapeutico ha dei tempi variabili ed è seguito da delle visite di follow-up.
Buona norma è quella di portare sempre con sé alla prima visita tutti i referti utili che si possiedono, inoltre, è consigliato recarsi alla visita con delle scarpe usurate in quanto, a differenza di quelle nuove, possono dare al podologo numerose informazioni sui tuoi piedi e su eventuali problematiche da trattare.
Trovare un bravo professionista è importante perché significa poter affrontare con fiducia e serenità i problemi del piede. Un bravo podologo a Verona è il dottor Leonardo Bosco che si occupa di patologie della cute, dolori al piede, patologia delle unghie, piede diabetico e molto altro ancora, come puoi vedere sul sito leonardobosco.it.
Quale percorso di studi effettuare per diventare podologo
Il podologo è un professionista laureato, quindi se si vuole intraprendere questa carriera occorre per prima cosa frequentare un corso di laurea in podologia. L’accesso a tale facoltà è a numero programmato, per cui occorre superare un test d’ingresso e avere, ovviamente, un diploma di scuola secondaria di secondo grado, infine, si deve possedere una padronanza della lingua inglese di livello B1.
Nel percorso di studi si apprendono fondamenti di fisiopatologia, patologia clinica, anatomia umana, istologia, patologia generale, biochimica, scienze della prevenzione, scienze medico chirurgiche, scienze della podologia, che contempla diverse aree di studio. La durata del corso di laurea è di 3 anni e segue un periodo di tirocinio e una prova finale abilitante alla professione.
Come abbiamo visto, quella del podologo è una figura professionale che ha un’elevata preparazione in ambito medico, inerente sempre all’area del piede, e che offre quindi soluzioni a problematiche di differente complessità.